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il gladio

Ultimo Aggiornamento: 08/09/2009 21:01
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Post: 72
Città: ROMA
Età: 55
Sesso: Maschile
12/05/2009 20:05

Storia del gladio
L'impero romano ha dominato per diversi secoli l'intero mondo occidentale conosciuto. Nel 300 DC il suo impero si estendeva dall'Arabia alla Britannia e la gente viveva e moriva sotto le leggi di Cesare.

Non c'è quindi da stupirsi se la spada tipica del legionario romano, il gladio, sia a tutt'oggi una delle spade più conosciute e replicate al mondo.

La storia del gladio ha visto un'evoluzione progressiva dell'arma che, dai tempi della prima repubblica in cui l'arma verosimilmente ricalcava lo xiphos greco, passando dal gladius hispaniensis adottato durante le guerre annibaliche, ha infine acquistato l'aspetto noto ai più che corrisponde al gladio dell'età imperiale e che è anche l'oggetto di questa recensione.

Scherma col gladio

Il gladio spesso è stato descritto da varie fonti in maniera inesatta, come spada corta se non addirittura come daga e volta unicamente ai colpi di punta. Chiunque abbia avuto la possibilità di impugnare una ricreazione moderna (anche non particolarmente accurata) può facilmente rendersi conto di quanto tutto ciò sia inesatto.

Il Gladio romano dell'età imperiale si configura come una spada di dimensioni medie (tipicamente 68/71 cm) in grado di colpire agevolmente sia di punta che di taglio. I colpi di punta erano preferiti semplicemente perchè più letali nell'immediato.

I legionari combattevano stretti in manipoli, con gli ampi scudi quasi a contatto, ciò costringeva gli avversari ad un gioco stretto. In questo tipo di combattimento la combinazione di gladio e scudo romano conferiva un grande vantaggio tattico, permetteva infatti di rimanere ragionevolmente protetti dalla maggior parte dei colpi inferti dagli avversari e di colpire poi fulmineamente e in maniera decisiva alla prima occasione.

Va comunque detto che, in latino, il termine "gladius" significa semplicemente spada, per cui, teoricamente, può riferirsi a diversi tipi di lama. In ogni caso, ai giorni nostri, col termine "gladio" si indica l'arma da taglio in uso presso le legioni.

Il primo modello è il Mainz ritrovato in Germania presso Mogontiacum (Magonza).

Questo è il modello più antico e, per così dire, elaborato, la lama presenta delle curvature eleganti che conferiscono alla lama un buon controllo negli affondi e le permettono di sferrare altrettanto efficaci fendenti. Mediamente ha una lunghezza di una settantina di cm.

Di diretta derivazione del Mainz è il modello Fulham rinvenuto in Inghilterra.
Si tratta di un modello molto simile al precedente anche se di aspetto più geometrico, forse si tratta di un tentativo di semplificazione del modello Mainz allo scopo di realizzare una lama più facile da realizzare pur mantenendone intatte le qualità.

Infine abbiamo il modello Pompei (Italia) che rappresenta un'evoluzione più tarda dei modelli precedenti.
Si differenzia da questi innanzitutto nelle dimensioni, esso infatti è più corto (i primi modelli misuravano intorno ai 60 cm di lunghezza complessiva, poi riportati ai canonici 68/71) ed ha i margini rettilinei e paralleli.

Il modello pompeiano, al contrario degli altri due, può essere effettivamente classificato come "spada corta" pur senza perdere per questo le caratteristiche tipiche degli altri gladii, esso infatti permette contemporaneamente agili colpi di stoccata e potenti fendenti.

Alcuni storici in esso hanno voluto vedere in esso un'evoluzione schermistica, ma sembra più realistico pensare che si sia trattato piuttosto di un tentativo di sviluppare un'arma meno costosa che, pur inferiore qualitativamente ai predecessori, ne mantenesse le fondamentali caratteristiche.


Fonte dimio’s sword

[Modificato da FabiusII 08/09/2009 21:01]
..sudore e polvere..
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