La nostra mamma

In occasione della sua campagna contro i Parti,nel 197 d.c, l'imperatore Settimio Severo decise di raccogliere 3legioni, la I, la II e la III Parthica: la campagna fu un successo, e l'esercito romano arrivò a conquistare e saccheggiare la capitale persiana di Ctesifonte.Dopo la guerra, la II tornò in Italia, accampandosi non distante da Roma, ai Castra Albana (Albano Laziale), diventando così la prima legione stanziata in Italia . La funzione atipica svolta dalla II Parthica, che a differenza delle altre legioni non era schierata a difesa di una provincia romana, fu quella di fornire una riserva strategica per la difesa dei confini e come strumento a disposizione dell'imperatore a Roma contro eventuali usurpatori. La II Parthica partecipò alla campagna in Britannia (Settimio Severo, 208-211) e a quella contro gli Alamanni in Germania (Caracalla, 213),per poi tornare in siria ,niovamente contro i Parti sotto ordine di Caracalla (217)La legione si accampò ad Apamea fino al 218.Dove si presento un certo Eliogalbo che chiedeva fedeltà alla legione aiutandolo nella sua salita al trono sconfiggendo Macrino nella battaglia di Antiochia (218). Per questo motivo la legione fu premiata dal nuovo imperatore con i cognomina Pia Fidelis Felix Aeterna ("Pia, fedele, fortunata, eterna").La II particha servì anche nella campagna dell'ultimo imperatore dei Severi, Alessandro Severo, combattuta nel 231 contro i persiani, al termine della quale tornò in Germania con l'imperatore e prese stanza lì.
Nel 235 l'imperatore venne assassinato a Moguntiacum (odierna magonza)dove era accampata la II.Nella lotta per la successione la II Parthica puntò su Massimino il Trace, al quale il Senato romano oppose (238) Gordiano III, dichiarando Massimino persona non grata: la II Parthica seguì Massimino nella sua marcia su Roma. Giunti ad Aquileia, arrivarono voci di sommosse nella capitale, alle quali gli uomini fedeli a Massimiano risposero causando vittime tra i civili: i soldati, preoccupati per la vita dei loro famigliari, si lamentarono con Massimiano, il quale venne poi ucciso dai propri uomini. È possibile anche che i soldati, stimato che il loro comandante non avesse buone possibilità di riuscita, decisero di ucciderlo prima di arrivare allo scontro con le forze senatoriali. L'esercito di Massimiano fu rimandato alle proprie guarnigioni, tranne i pretoriani e la II Parthica, che si recarono a Roma.[6] Il Senato perdonò la legione per aver supportato un nemico dello stato, e le permise di tornare al suo accampamento sui monti Albani. IV secolo, la II Parthica aveva abbandonato l'Italia, e la si trova stanziata sulla frontiera del Tigri a metà del IV secolo. Nel 360 il re sasanide Sapore II attaccò e conquistò l'importante città fortificata di Bezabde (moderna Cizre in Turchia), difesa dalla II Parthica, dalla II Armeniaca e dalla II Flavia Virtutis.
La nostra legione cadde dopo innumerevoli battaglie nel 420 ma fu l'ultima a cadere ...



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